Cosa nasconde l'olio essenziale di Abete di Douglas, tipico del Nord America, che viene estratto da doTERRA in Nuova Zelanda?
Douglas Fir, noto anche con il nome botanico Pseudotsuga menziesii, è una conifera che cresce in tutto il Nord America: è un abete alto e sempreverde che viene spesso usato come albero di Natale.
1° fatto strano
Prende il suo nome da David Douglas, un famoso botanico scozzese che ne scoprì l’esistenza durante una spedizione nel 1824; tuttavia, il nome scientifico dell'albero prende il nome da Archibald Menzies, un botanico rivale di Douglas.
2° fatto strano: l'approvvigionamento
L'olio essenziale doTerra proviene da giovani alberi della Nuova Zelanda, paese in cui questa conifera, originariamente importata per l’industria del legname, è diventata altamente invasiva perché impedisce ad altre piante autoctone di crescere nel suolo circostante.
Utilizzando questi alberi per produrre olio essenziale, doTERRA contribuisce a fornire una soluzione Ecologica ad un problema molto serio raccogliendo abeti di Douglas evitandone lo spreco.
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Profilo Chimico e benefici
La composizione chimica dell'olio essenziale di abete di Douglas è piuttosto unica, perché combina il beta-pinene, un costituente che si trova negli oli essenziali di limone e lime, con i monoterpeni che si trovano comunemente negli oli essenziali di legno.
Questa combinazione crea un aroma particolare simile all’Incenso e al Cipresso pur mantenendo una nota agrumata.
I cinque principali costituenti chimici di questo olio sono:
- Il beta-pinene aiuta a ridurre le preoccupazioni e a migliorare l'umore.
- L'alfa-pinene aiuta a calmare le tensioni, migliora la respirazione aprendo le vie aeree ed è lenitivo sulla pelle
- Il delta-3-Carene è altamente purificante.
- Il Sabinene purifica la pelle ed è altresì lenitivo, aiutando a ridurre la comparsa di imperfezioni.
- Il terpinolene promuove sensazioni di rilassamento e può aiutare a calmare la mente
Utilizzi
Questa sua particolare e distintiva composizione chimica consente di usare quest’olio in molteplici situazioni:
Uso aromatico:
L’Abete di Douglas odora distintamente di conifere e al tempo stesso di limone: purifica l’aria, è rinfrescante e apre le vie respiratorie.
Si miscela bene con diversi tipi di oli essenziali, conferendogli una preziosa versatilità.
In diffusione, miscelato ad Arancio Dolce,Limone o Bergamotto, aiuta a rinfrescare l'aria, migliora l'umore e aiuta a mantenere la concentrazione: una combinazione perfetta per lo studio.
Se salgono le preoccupazioni può essere d’aiuto miscelare l’abete di Douglas a oli speziati, come Cannella o Chiodi di garofano per favorire la calma.
Aggiunto alle mente, come Spearmint, Peppermint, Peppermint giapponese o SuperMint produrrà un aroma rinfrescante, dolce e pulito; un’esplosione di freschezza che aprirà anche le vie respiratorie più occluse e manterrà la mente vigile e attenta.
Uso topico:
Aggiungere alcune gocce di Abete di Douglas al detergente per il viso, oppure al bagnoschiuma è una giusta soluzione per beneficiare delle sue proprietà pulenti e tonificanti.
Si può preparare anche uno spray multiuso per la pulizia delle superfici di casa: basta unire all’acqua alcune gocce di Abete di Douglas, Limone e Arancio dolce.
Per migliorare la respirazione e aprire le vie aeree si possono diluire in olio di cocco frazionato alcune gocce di Abete di Douglas insieme alla miscela Airo all’olio di Eucalipto per poi massaggiare il petto e trovare in questo modo una soluzione naturale ai malesseri stagionali.
Miscelato con Wintergreen e olio di cocco frazionato è perfetto per un massaggio rinfrescante e lenitivo.
Che differenza c’è tra l’Abete di Douglas e l’Abete Siberiano?
Sebbene siano entrambi abeti, i loro componenti chimici sono diversi.
L'abete di Douglas, principalmente costituito da beta-pinene, promuove un'atmosfera edificante, mentre l’abete siberiano, grazie all’acetato di Bornile favorisce la calma. Entrambi gli oli hanno proprietà purificanti e pulenti nonostante questi benefici derivino da differenti composti chimici: il sabinene e delta-3-carene.

Bibliografia: